PELLEGRINO FABRIZIO

Il visitatore di Andria, che amerà conoscere quali siano gli sviluppi che, nella popolosa città pugliese, si sono verificati nei vari rami dell’attività industriale, non dovrà omettere di visitare i due molini Pellegrino per la lavorazione uno dei grani teneri e l’altro dei grani duri, che, dotati di macchinario modernissimo, si possono considerare fra i più importanti e perfetti che la Puglia attualmente vanta.

***

Tale fiorente industria è nota, nel mondo industriale e commerciale, sotto il nome di chi fu il fondatore e, sino a qualche anno fa, il saggio ed intelligente proprietario ed amministratore: Fabrizio Pellegrino che, nato il l. settembre 1858 ad Andria da famiglia più che modesta, privo di risorse economiche, ma dotato di tenace volontà, sagace intelligenza e di vivo amore per il lavoro, iniziò, negli anni lontani della sua giovinezza, un piccolo commercio granario che si svolgeva in una forma modesta, rivolto com’era all’acquisto del grano che, lo stesso Pellegrino, prima portava a sfarinare nella vicina Basilicata e successivamente curava la vendita della farina grezza sul mercato di Andria.

Da un così modesto commercio, che, solamente un intenso lavoro condotto con intelligenza e sana economia poteva rendere fecondo, il Pellegrino trae i suoi primi risparmi che investe nell’acquisto di un buratto azionato prima da forza manuale e poi da trazione animale, iniziando così una rudimentale industria che rappresenta la prima cellula modestissima che, successivamente sviluppandosi, doveva raggiungere le proporzioni di una vera e grande industria moderna.

***

Nel 1889 Fabrizio Pellegrino con altri soci impiantò ed amministrò il primo molino a cilindri che sorse in Andria, e solamente nel 1907, con capitali proprii, fece costruire il molino a cilindri di via Cavour che attualmente porta il nome del suo fondatore.

Negli ultimi anni del suo lavoro e propriamente nel 1924 Fabrizio Pellegrino, ormai vecchio ed esaurito dal continuo ed attivissimo lavoro, dona ai suoi due figli cav. rag. Elia e Tommaso, la gestione e la proprietà del molino. Ad un altro figlio: il dott. Donato, addottoratosi in chirurgia, dona una Clinica che, costruita nel 1920, fu dotata di circa 60 ambienti e di tutti gli attrezzi necessari e moderni. La direzione fu assunta dallo stesso figlio dott. Donato sino al 1932, anno in cui fu colpito da improvvisa ed immatura morte. Nel 1923 il benemerito Fabrizio Pellegrino impianta una importante fabbrica di ghiaccio che dona all’altro suo figlio Giuseppe, ingegnere meccanico.

***

Sotto la direzione dei germani cav. Elia e Tommaso, la gestione della ditta paterna continua nel suo ritmo ascensionale e raggiunge uno sviluppo grandioso grazie alla nuova organizzazione tecnica ed amministrativa che ha permesso un più razionale sfruttamento dei prodotti e sottoprodotti ed una sensibile economia realizzata nel campo delle spese generali.

Ma l’attività dei fratelli Pellegrino, seguendo l’esempio dell’amato genitore dal quale hanno ereditato un ricco patrimonio, sopratutto morale di onestà e lavoro, non si limita all’amministrazione del molino paterno, essa si estende in altri campi dell’attività industriale, commerciale ed agricola.

***

Nel 1935 prendono parte attiva nella costituente Società Anonima « Molini Pellegrino» che sorta per l’esercizio dell’industria molitoria con un capitale sociale di L. 800.000 successivamente elevato a L. 1.200.000 interamente versato, fu affidata, per unanime volere degli azionisti, all’amministrazione dei germani Pellegrino cav. Elia e Tommaso, che, con la loro, specifica e profonda competenza, in meno di un anno, pongono la nascente società su solide basi acquistando prima e trasformando poi gli impianti del molino ex Netium » in un molino per la macinazione dei grani duri.

Contemporaneamente i due germani Pellegrino volgono la loro operosa attività anche nel campo agricolo quali diretti conduttori di vaste estensioni di terreni ed anche quali industriali dei prodotti agricoli in quanto gestiscono due opifici per la lavorazione dell’olio dotati di modernissime presse forate e di separatoi per olio.

***

In tanta superba attività economica industriale trovano quotidiano lavoro parecchie centinaia di bravi lavoratori andriesi che molto amano e stimano i germani Pellegrino, che con a loro attività apportano un contributo rilevantissimo al benessere economico e sociale di Andria.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

Edizioni Giuseppe Laterza srl
Bari, piazza Umberto I n.29 – Tel. 345 623 6207 – Email info@edizionigiuseppelaterza.it

Consulta la pagina dedicata sull’edizione storica: