NARDONE VITO

Con la Società in nome collettivo Vito Nardone e C., Putignano vanta un’industria unica in Puglia ed importantissima nei confronti del movimento industriale di tutto il Meridionale d’Italia.

La forte attività di questa Ditta, che si occupa della produzione di una propria marca di cappelli da uomo e della lavorazione del feltro, in genere, potrebbe sembrare perfino fuori clima per l’attività industriale della nostra regione; ma la conquista dei molti mercati in Italia e all’estero, dall’Egitto alla Palestina, all’Albania e in altri paesi levantini, conquista avvenuta da tempo ed in maniera stabile e definitiva, indica chiaramente che in questo campo, per merito dei geniali titolari della Ditta in questione, anche le facoltà organizzative di nostra gente non hanno nulla da invidiare ad altre regioni.

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La fabbricazione ed esportazione di cappelli da uomo è una specialità della « Nardone e C.» su cui s’impernia in buona parte la produzione e il lavoro di un complesso di circa sessanta operai, che la Ditta occupa nei giorni di più intenso traffico.

La importanza della fiorente azienda putignanese ed il suo sviluppo di produzione coincidono anche con la immissione di due giovani energie locali: il cav. Francesco Campanella e il cav. Giuseppe Mastrangelo, i quali, nel 1919 entrarono a far parte della Ditta, prezioso contributo di fresche energie.

Vero è che la fabbrica, fondata dal comm. Nardone, 40 anni or sono, quando cioè egli non aveva che 26 anni, si andò man mano sviluppando con l’impulso ammirevole di questo volenteroso e capace industriale, che dapprima aiutando il padre suo Ferdinando, semplice artigiano nella stessa industria, indi facendo da sè, con aspirazioni più alte e vedute più moderne, riusciva, dopo lunghi anni di tenace lavoro e di indefessa, perdurante costanza, a mettersi a capo d’una vera attività industriale che oggi onora lui e il suo paese.

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La facile constatazione dell’importanza assunta in circa mezzo secolo di attività da quella che è oggi la Ditta Nardone e C. sta tutta, ripetiamolo, nella genialità della rifinitura dei feltri, che specialmente nella marca originale per cappelli da uomo, eccelle su mercati di tutta Italia e su quelli esteri menzionati.

Premiato con la commenda della Corona d’Italia, Vito Nardone, continua a svolgere la sua diuturna opera di dirigente ed artiere, raccogliendo intorno a sè una breve affezionata pattuglia di operai e di operaie, governando la sua esistenza con l’ottimismo nativo che contagia quanti hanno il piacere di avvicinarlo.

L’uomo infatti è lo specchio limpido delle sue azioni: il lavoro inteso come religione, la bontà intesa come necessità di vita, la lietezza diffusa come dispensatrice di consolazioni e per sè e per gli altri, ecco le massime cui egli s ‘ispira nelle sue quotidiane attività.

Ne viene di qui quella diffusa e sentita ammirazione e simpatia che alita intorno a lui.

L’eccellente qualità del prodotto, l’ottima organizzazione commerciale della fabbrica, la onestà del costume del titolare e dei suoi soci fanno il resto.

La clientela si è rassodata e si estende; la produzione è interamente assorbita e Putignano, anche in virtù di questa mirabile azienda, si afferma come centro propulsore di singolari attività industriali.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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