MILELLA CHARTROUX
Se l’avvocato Prospero Milella (l) fosse tra le schiere di coloro, – fortunatamente pochi – che amano ostentare ad ogni piè sospinto i ricordi del proprio passato, nella fulgida gloria della spensierata giovinezza, e soprattutto il proprio valore professionale, questi brevi cenni biografici avrebbero assurto all’onore d’un numero di pagine quasi doppio; invece, la quasi scontrosa modestia del Nostro, pur tanto squisitamente cortese, allorché si tratti di tutt’altro, fuorché della sua personalità, non ci permette che di toccare fugacemente dei suoi meriti, pur tanto grandi in ogni campo, dove la sua esuberante attività ed il suo ingegno lo misero sempre in prima linea.
Non potevamo certo apprendere dalla sua voce quanto oggi scriviamo di lui, in ottemperanza al nostro programma illustrativo del nostri uomini migliori; ma un autorevole comune amico, che ben lo ha conosciuto fin dai suoi primi anni di Università, ha assolto a questo comune dovere, poiché crediamo sia un dovere quello di segnalare alla considerazione dei corregionali figure caratteristiche, operanti in bene ed in modestia.
Prospero Milella, oggi tra i più quotati avvocati del Foro di Bari, si è laureato in Napoli nel luglio del 1914. La sua vita universitaria fu tutta un’esuberanza di nobile patriottismo, che lo spinse sempre in prima fila dovunque l’agitazione studentesca – in quel tempo di tanta nobiltà idealistica – trovava modo ed opportunità di valorizzare i sentimenti morali della gioventù studiosa in manifestazioni generose e patriottiche.
Grande fu dunque l’attività del Nostro in seno a quella Corda Fratres di cui era Console e costante animatore, allo stesso modo che tutte le associazioni studentesche napoletane del tempo lo ebbero capo autorevole ed entusiasta, con la parola e con l’azione, sempre pagando di persona e non una sola volta proclive a patteggiare con la propria coscienza per sfuggire a qualsiasi responsabilità. Sicché, quando in Napoli venne impostata dagli studenti pugliesi l’agitazione a favore dell’Università, ecco il Milella ardente figlio di questa generosa terra, tener desta per vari anni la fiaccola della buona battaglia, con un comitato di agitazione Pro Università Pugliese, con polemiche vivissime e clamorose, contro la medesima avversione di quel Rettore, Prof. Cocchia e dell’ambiente universitario napoletano, al quale non sorrideva l’idea di ottenere per Bari quella che era unanime e vecchia aspirazione di tutti i pugliesi.
Allorché il Fascismo realizzò finalmente tale aspirazione, dovette certamente l’avv. Prospero Milella, nel trasporto della sua grande soddisfazione di cittadino barese, ricordare gli anni ormai lontani in cui la sua ardente passione lo aveva spinto a battersi strenuamente per la giusta causa, ed anche se tale realizzazione lo trovò chiuso nella sua modestia, non dovettero esser pochi i suoi colleghi universitari del tempo, che mentalmente si ricordarono di lui come di uno dei più fattivi ed entusiasti assertore nell’ottenuta vittoria.
Prediletto discepolo degli On. Colajanni, Presutti e Prof. Graziani – ai quali fu caro per la fermezza del carattere e la vivacità dell’ingegno – allorché il Milella, laureatosi avvocato, passò nello studio di Diritto Commerciale del Senatore Salvia, per le prime pratiche professionali, si fece assai stimare per sodezza e vastità di cultura, ciò che di lì a poco gli permise di iniziare sotto i migliori auspici e con una subitanea e forte affermazione la sua carriera in Bari, agli inizi della guerra.
Ha seguito durante tutta la sua attività professionale, che oggi lo ha posto assai in alto, le orme morali e intellettuali del Padre suo, Comm. Luigi, illustre giurista e per molti anni avvocato capo del Comune e sindaco di Bari, come di chi lasciò nella provincia un ricordo di correttezza amministrativa e di autorità professionale. Di Lui il Nostro sembra avere ereditato la capacità superiore nel campo del Diritto Civile e Commerciale, l’adamantina coscienza e la illibatezza nel trattare gli affari della sua numerosa clientela, come dalle tradizioni dell’illustre famiglia da cui discende – Milella Chartroux – il senso vivissimo della nobiltà del tratto e della elevatezza dei costumi in pubblico ed in privato.
Sensibile a qualsiasi manifestazione artistica – artista egli stesso nell’anima – non vi è stata associazione d’arte o di coltura che. non lo abbia avuto animatore fervente e disinteressato. E’ stato, così, segretario instancabile del Circolo di Cultura e Amatori dell’ Arte; fondatore di Associazioni musicali e mandolinistiche, e fu appunto nel suo studio di avvocato che si gettarono le prime basi – con alla testa il Prof. Grimaldi di quella Polifonica Barese – che oggi riscuote tanti meritati allori.
Sguardo aperto, franco, vivace, cravatta svolazzante come ai tempi scapigliati delle battaglie universitarie, animo tanto buono e caritatevole da soccorrere spesso, in silenzio, qualche cliente bisognoso, ecco Prosper – come famigliarmente è chiamato da colleghi e conoscenti che lo amano assai – avviarsi verso il Tribunale per la sua missione di lavoro.
Forse, per lui, al quale canta nell’animo buono la poesia degli spazi, pesa troppo ed è troppo angusta la fredda solennità delle aule di giustizia. E negli occhi dolci vi si specchia la chiarità del mare.
(1) Dalla Rivista « Uomini e cose di Puglia ».
Tratto da “Puglia d’Oro”
L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.
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