MESSERE FAMIGLIA

Di questa famiglia che ha in Giovinazzo una secolare tradizione di signorilità, intesa nel senso più umano della parola, molto si potrebbe scrivere, se la innata modestia di colui che ne detiene attualmente i poteri, don Ruggiero, non ci avesse vietato di ricercare le documentazioni e le testimonianze nell’archivio famigliare. Solo possiamo dire che da secoli non v’è in Giovinazzo opera benefica e cristiana che non sia legata alla famiglia Messere; solo possiamo dire che la popolazione del paese conosce, ama ed apprezza questo forte e signorile ceppo locale, per le sue tradizioni e per l’azione che ancora oggi va svolgendo sulla scia dell’abituale carità famigliare.

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Le prime notizie sul casato Messere si rinvengono nelle cronache di Bisanzio Lupis, scritte verso il 1500, ove risulta iscritto nello elenco delle famiglie accatastate, pag. 22.

Questa famiglia ha dato al paese parecchi uomini notevoli, fra i quali Nicolò Messere, emerito giureconsulto che meritò da Carlo III. di Borbone l’investitura di tre fondi, per avere con la sua eloquenza, validamente appoggiato la crociata bandita contro i Pirati Africani.

Mauro Messere, pioniere del commercio dei prodotti della Puglia con l’estero, contribuì con il suo amico Ravanas a migliorare la lavorazione delle olive, rendendo così maggiormente pregiato e ricercato oltre confine il classico prodotto della nostra regione.

Molto incrementò la edilizia cittadina. Ne fanno fede molti fabbricati, che sono di proprietà della famiglia. Fervente patriota, subì grave processo politico pei moti del 1848, uscendone assolto dalla richiesta pena capitale per «non costa» (insufficienza di prove). Il cav. Francesco Messere, figlio di Mauro, ricoprì molte cariche pubbliche. Fu consigliere provinciale, vice Presidente dell’Ospizio Vittorio Emanuele II. Fu appassionato agricoltore e a lui si debbono importanti impianti di vigneti in agro di Giovinazzo ed in quello di Grumo Appulo nonché di oliveti e mandorleti in agro anche di Giovinazzo.

Il nonno di Ruggero Messere e il padre Francesco, furono i fondatori dell’importante azienda agricola famigliare, alla quale il sig. Ruggiero ha finito di dare quel lustro che la pone oggi tra le migliori di Puglia. Ruggiero Messere, che per le sue doti di capace amministratore della sua proprietà, fu per sette anni Sindaco di Giovinazzo, ha, tra gli altri meriti, quello di avere affrontato con coraggio di pioniere, il problema del dissodamento terriero, portandolo a felice soluzione nel giro di pochi anni.

Egli aggiunse al suo patrimonio quello della sua signora, Mariangela Spagnoletti Zeuli, del fu Conte Ferdinando, e trovasi ora alla testa di una delle più importanti e benemerite aziende agricole della Provincia. Appassionato agricoltore ed allevatore, ha rimodernizzato l’azienda, attrezzandola di tutto quello che la meccanica agricola richiede.

L’importante impianto di mandorleto eseguito nella masseria Posticchio in agro di Canosa, meritò il premio nel concorso nazionale per la produzione del mandorlo, bandito dal Ministero per l’Agricoltura e per le Foreste; si distinse pur nell’allevamento del bestiame, conseguendo anche in questo campo tre medaglie d’argento dal Ministero dell’Economia Nazionale.

Ha rimodernato due suoi stabilimenti olearii a trazione elettrica fornendoli di macchinari capaci di grande produzione.

Una grande estensione di terra formante parte della Masseria « Posticchio » era trascurata da anni, incolta e perciò inutile. Si dovette affrontare il dissodamento radicale di tutto questo comprensorio, su cui sorse in pochi anni il mandorleto che fu poi premiato.

La visione realmente moderna che disciplinò le iniziative agrarie della famiglia Messere, è stata la fonte prima delle fortune dell’Azienda, in un tempo in cui, dalla maggior parte dei proprietari terrieri, si era quasi perduta la fiducia e l’attaccamento alla terra. Oggi, con le nuove direttive del Regime in materia agraria gli sforzi e le realizzazioni del Messere possono dirsi consacrati dall’universale riconoscimento.

Altra masseria dell’Azienda Messere « Laura Caminata » in tenimento di Andria, è caratterizzata dall’allevamento di giumente, buoi e ovini. Esemplari magnifici equini da tiro, da monta, da sella e da corsa, sono stati prodotti ed allevati in tale fattoria.

La cura posta dall’attuale proprietario della Azienda nell’allevamento del bestiame è degna di alta considerazione, specialmente per l’ossequio ad un precetto di organizzazione che utilizza g1i elementi fecondatori del bestiame. Dal fortunato matrimonio del signor Ruggiero Messere con Mariangela Spagnoletti Zeuli, sono stati generati sei figliuoli tra maschi e femmine. La condizione sociale dei maschi, le cariche ad essi affidate e la loro dedizione alla causa della Patria e del Regime hanno aumentato anche da questo lato il decoro della famiglia. Di essi, uno è attualmente ufficiale di Fanteria.

Ruggiero Messere ha anche conquistato benemerenze fasciste di grande rilievo pel fatto che ha tenuto, per parecchi anni, il comando del Fascio di Combattimento di Giovinazzo, mantenendo fede a criteri di somma saggezza e di saldo equilibrio.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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