MANOBIANCO FRANCESCO

Francesco Manobianco, nato a Bitetto il 1865, cominciò i suoi passi nel cammino del commercio e dell’industria ancor giovanissimo quando, prendendo le mosse dalle attività tradizionali della famiglia e della sua città natale, volle occuparsi della vendita della calce viva e della pietra.

E’ noto infatti che la città di Bitetto non eccelle soltanto per la facciata armoniosa della sua Chiesa Matrice ma anche per le sue innumerevoli fornaci di calce che forniscono questo importante prodotto edilizio a tutti i Comuni viciniori.

Francesco Manobianco, accompagnato da una intelligenza squillante, presto soverchiò tutti i suoi concorrenti nel campo del commercio della calce. Capitato così ad Acquaviva, egli conobbe la signorina Rosa Scalera figlia di un vecchio ed accreditato agricoltore locale a nome Giuseppe e pensò di stabilirsi in questa ridente cittadina della provincia di Bari.

Fornitore di tutti i costruttori di Acquaviva e dei paesi vicini egli si associò successivamente con i signori Giacomo Gentile e Francesco Molignani nell’industria della distillazione delle vinacce abbondantissime in quell’agro particolarmente sfruttato per la produzione vinicola. Aveva trent’anni quando si staccò dai due soci e fondò uno stabilimento per la distillazione dei vini e delle vinacce in prossimità della Chiesa di Santa Maria Maggiore sulla via che da Acquaviva mena a Sannicandro. Sparito lo stabilimento Molignani, il Manobianco fu il solo ad assorbire l’importante sottoprodotto della vinificazione del Comune di Acquaviva e il suo stabilimento ebbe così una vitalità intensa che portò la produzione a circa 3 ettolitri di spirito al giorno.

Francesco Manobianco meritava questo successo giacchè egli non ebbe soste nel suo lavoro di direzione dell’azienda e di incessante assorbimento della materia prima che cercò dovunque, anche fuori dei confini della provincia di Bari.

Non ebbe figli ma egli si affezionò ai pronipoti suoi, figliuoli del nipote Giovanni che per venticinque anni ha collaborato con lui nel potenziamento dell’azienda. Uomo probo e cordiale, Francesco Manobianco si è spento alla fine del 1938 circondato dal cordoglio sincero di tutti i suoi famigliari.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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