GIORDANO GIUSEPPE

La famiglia Giordano è originaria di Napoli: le prime notizie risalgono al 1333, anno nel quale fu elevata a nobiltà. Un ramo della famiglia si distaccò a Mercato San Severino, dove tuttora esiste una chiesa Giordano: le proprietà, col distacco degli ultimi componenti, vennero man mano alienate.

Il capostipite del ramo trapiantato a Bari, cav. uff. Giuseppe Giordano, si trasferì qui in giovanissima età, subito dopo la morte del padre, Antonio, mercante di seta, il quale, a 33 anni, a seguito di una imboscata da parte di alcuni briganti, perdette la vita. Il Giuseppe venne accolto da uno zio, il quale commerciava in cuoiami; il giovane, intelligente e dotato di grande iniziativa, volle accoppiare al ramo cuoi quello delle pelli grezze, riuscendo felicemente. Si deve a lui il merito, fra i tanti, di essere stato l’iniziatore dell’esportazione delle pelli di capre anche nell’ America del Nord e di avere data una impronta tutta propria, signorile e in vasta scala, nel commercio delle pelli grezze.

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Il cav. uff. Giuseppe Giordano ha coperto cariche importantissime, nel Consiglio Comunale di Bari come Reggente del Consiglio della Banca d’Italia, ecc.: uomo filantropico all’eccesso, che non ha mai mancato di fare del bene, lavoratore retto ed instancabile, ha lasciato grande compianto.

Coadiutori, in un secondo tempo, furono i figliuoli Angelo Antonio e Vincenzo, ai quali si associarono in appresso gli altri figliuoli Luigi, Nicola, Armando ed Emilio. Il grande nome acquisito dalla Ditta è valso a dare incremento negli affari, sì che la Ditta Giuseppe Giordano fu Ant. fu annoverata, se non la prima, tra le prime certamente nel commercio delle pelli grezze, dando lustro ad una branca commerciale che è fonte di ricchezza nazionale, per la esportazione che si fa dell’articolo. La Ditta ha lavorato fortemente anche in lane, in mandorle e in prodotti del suolo.

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L’attuale stabilimento Giordano venne messo in efficienza nel 1925, a 10 anni dalla morte del beneamato fondatore. A consacrare anche un desiderio del defunto, che voleva si fosse acquistato lo stabile per un lavoro più raccolto e su più vasta scala degli articoli che la Ditta trattava, vi è all’ingresso della palazzina degli uffici nello stabilimento, l’ epigrafe seguente:

A due lustri

in cui l’adorato Genitore

Cav. Uff. Giuseppe Giordano

mente eletta e cuore d’oro

piegava il capo alla vittoria della Morte

piena l’anima del grande sogno

di più vasti e fulgidi orizzonti mercè il lavoro

i figli

Antonio – Vincenzo – Luigi

Nicola – Armando – Emilio

qui ove vedon coronata

una sua e loro aspirazione

si raccolgono per nuova feconda operosità

guardando

alla gran lampada delle virtù paterne

memori grati

Con la fine del 1934, la Ditta, in seguito a richiesta di qualcuno dei comproprietari e continuatori, venne sciolta di mutuo accordo. Quegli che ha voluto essere continuatore dell’attività commerciale è stato il dott. Vincenzo Giordano, secondogenito del padre Giuseppe, il quale ha dato già prove indiscusse di competenza, di tecnica, di iniziativa, sì da affermarsi magnificamente anche all’estero.

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Ognuno dei figliuoli del compianto Giuseppe Giordano ha delle benemerenze pubbliche e professionali: Antonio, fra l’altro, è Rettore della Provincia di Bari, consigliere del Banco di Napoli, già consigliere della Camera di Commercio a Bari, ecc.; Vincenzo fa parte del Consiglio Superiore della Banca d’Italia a Roma, è Presidente del Sindacato Cuoi, Pelli ed affini per la Provincia di Bari, Vice Console Onorario di Danimarca a Bari, dottore in scienze Commerciali; Luigi, ingegnere, a Torino, ha una posizione eminente nel ramo industriale, specie in quello automobilistico; Nicola, dottore in Legge, Vice Console onorario di Svezia a Bari; comm. rag. Armando, Podestà di Acquaviva, Commissario di requisizione al tempo della Grande Guerra; ultimo il cav. Emilio.

La Ditta cessata Gius. Giordano fu Ant. e ora quella Dr. Vincenzo Giordano fu Gius, sono molto conosciute all’estero, specie negli Stati Uniti d’America, in Germania, in Svezia, in Norvegia, in Polonia, in Danimarca, nel Belgio, in Inghilterra, in Francia, in Austria, in Ungheria, in Svizzera, in Spagna, in Albania, in Grecia, in Bulgaria, in Rumania, in Olanda, in Egitto, ecc.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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