CARECCIA ANGELO

Degnissimo fra i figli della nuova Italia è il cav. Angelo Careccia, nominato recentemente Segretario del Fascio di Combattimento di Grumo Appula, ove nacque 1’11-7-1894 dal popolo, da onesti operai. Di ciò egli fu sempre orgoglioso, e ne menò vanto: accettò con piacere il pesante fardello della nuova carica, col fermo proponimento di rendersi utile alla cittadinanza grumese, per la quale sentì sempre nel cuore un affetto sconfinato, tutte le necessità, tutte le aspirazioni: fu ed è un uomo fenomenale, di un’attività meravigliosa, un uomo che oggi onora se stesso e la sua terra natale. E migliore scelta non poteva essere fatta.

In questo nostro albo la bella figura del Cav. Angelo Careccia trova il suo degno posto, posto d’onore, e può servire di modello e di incoraggiamento ai giovani, specialmente a quelli che nicchiano e si abbattono ai primi ostacoli, ai primi disinganni della vita.

Chi scrive di lui lo seguì passo passo dalla età di tre anni, nell’Asilo d’Infanzia, fino a quando, giovanetto, egli compì, con lodevole profitto, gli studi elementari. E poi che le condizioni finanziarie famigliari non gli permettevano proseguire le scuole secondarie, studiò privatamente e si arricchì di quelle cognizioni che furono necessarie e sufficienti per porlo alla pari di quelli che avevano meritato un titolo superiore di studii. Dotato di vivace intelligenza, di precisa intuizione nell’esplicare i suoi: affari, di carattere ferreo, riuscì, attraverso non poche disillusioni e sacrifici, a raggiungere in pieno tutti i suoi intenti.

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Emigrato nell’ America del Nord, a New Jork, suo primo pensiero fu quello di formarsi una base di lavoro per svolgere tutta la sua attività fattiva: per realizzare il suo ideale, fece si che, dopo seri studii, il fratello Rocco ottenesse, per esami, la nomina di Notaio Pubblico. Donde la fortuna di entrambi, coadiuvati dagli altri fratelli Domenico e Massimo. Essi esplicarono a meraviglia, e sempre con rettitudine, la loro attività di spedizionieri e rappresentanti. E mentre la detta Azienda prendeva solida consistenza ecco che entrano a far parie dell’Italia « Flotte Riunite Cosulich, Lloyd Sabaudo, Navigazione Generale » anzi diventano ottimi collaboratori di questa, per l’ampia fiducia che si erano meritati. Il giovine Rocco, per parte sua, conquistò subito la simpatia dei pugliesi emigrati in America, e venne nominato Segretario della Federazione Associazioni Pugliesi: filantropo per eccellenza, concorse sempre largamente con mezzi finanziarii e con l’opera propria, all’incremento di suddette associazioni e fu l’anima dei pellegrinaggi dei fratelli pugliesi americani in ogni anno per la Fiera del Levante, essendo egli organizzatore ed Agente autorizzato. Tutto procedeva ad ampie vele, quando scoppiò, nel 1915, la Guerra Mondiale. E allora Angelo Careccia, affidando i frutti del suo intenso lavoro ai fratelli, da vero figlio d’Italia, ritornò in Patria, attraversando gli Oceani fra le insidie nemiche. Entrò da semplice soldato nell’Esercito combattente, fu ferito e rimase mutilato.

Non ritornò più in America, ma non rimase inoperoso e convinto che non è il destino il quale forma la fortuna o la sventura dell’uomo, ma che questi, invece, è il fattore del proprio destino, mise in atto tutte le sue forze per realizzare il suo sogno.

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Fondò un garage con attività automobilistica. Fu esportatore per gli Stati Uniti d’America.

Influì grandemente allo sviluppo dell’emigrazione, prima come rappresentante del mandamento di Grumo Appula, poi Circondariale di Bari e Altamura, conquistando la piena fiducia dellItalia Cosulich. Questa agenzia fu da lui soltanto fondata, continuata e diretta a Bari. Nel frattempo fu per molti anni Agente dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, cui contribuì molto e personalmente e procurando larga messe di assicurati.

Segretario Cassiere dal 1918 al 1924 – Vice Presidente Assoc. Naz. Mutilati -Presidente Straordinario nel 1929 e dal 1932 a tutt’oggi – Presidente Associazione Mutilati – Presidente Un. Fascista Commercianti di Grumo Appula dal 1925 -Fiduciario Aero Club d’Italia nel 1929 – Commissario di Sconto del Banco di Napoli -Membro del Direttorio P. N. F. dal 1925 al 1929 – Segretario Amministrativo Politico dal 1927 al 1929 -Vice. Segretario Politico dal 1932 al 1934 – Delegato Podestarile dal 1932 – Segretario del Fascio dal 1936 – Agente dei Diritti d’Autori -Corrispondente da Grumo Appula del Messaggero e della Gazzetta del Mezzogiorno.

Tutte queste mansioni egli, di mente equilibrata e di attività ammirevole, ha assolto e assolve con regolarità che stupisce, e con fede di sincero italiano e di Fascista puro sangue.

Titoli ed onorificenze da lui meritate:

Diploma di benemerenza dell’Istituto Nazionale di Assicurazioni – Tre medagliette di oro con diplomi dell’ex Lloyd Sabaudo – Attestato di lode del Ministero della Guerra per essere accorso spontaneamente dall’America del Nord, affrontando gravi pericoli ed insidie nemiche, a compiere in Italia il suo dovere di Combattente – Diploma di Distintivo d’onore per la ferita riportata in Guerra – Croce di Guerra – Croce di Cavaliere della Corona d’Italia, decretatagli dal Ministero dell’Interno su proposta di Carlo Del Croix per la sua attività patriottica e militare.

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E già la sua intelligente e fattiva, disinteressata opera, comincia a produrre i suoi benefici ed ottimi frutti. E la cittadinanza grumese vorrà, speriamo, coadiuvare con amore l’opera ricostruttrice del Cav. Angelo Careccia e non avrà a pentirsi. Ormai i vecchi semidei dal piedistallo di creta, non curanti del benessere della cittadinanza, ma solo paghi di eccellere sui rottami altrui, sono crollati per sempre. Il Fascismo oggi affida ai giovani la fiaccola del progresso. Per il bene d’Italia, seguiamoli.

Da ricordare, e ne abbiamo fatto cenno in altra parte del capitolo, l’opera del fratello, Rocco Careccia, benemerito d’italianità in America e che, avendo raggiunto nel campo marittimo un ruolo di prim’ordine, non trascura occasione per fare opera di devoto figlio della Puglia, sicchè anche quest’anno è attivo e dinamico organizzatore dell’ottava grande escursione popolare dalle Americhe a Bari, per l’ottava manifestazione della Fiera del Levante.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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