AZZOLLINI NICOLA

Nicola Azzollini nacque in Molfetta il 15 aprile 1862. Affermatosi, nella sua giovinezza, mugnaio intelligente ed operoso, sentì il bisogno di espandere il suo spirito di intraprendenza fuori dell’ambiente ristretto in cui era fino allora vissuto, e pur sfornito di adeguati mezzi economici, forte del suo volere, della sua capacità, si trasferì a Palo, per esercitare l’allora minuscolo molino, che oggi invece gareggia coi più grandi stabilimenti della regione.

Pur avendo realizzata una cospicua e non comune fortuna economica, non si fermò ai primi passi, ed ampliò gradatamente il molino, impiantò un importantissimo pastificio e poi un panificio.

La sua vita può benissimo definirsi un fenomeno di attività, coronato giustamente dai più lusinghieri risultati. Viveva per i suoi operai, di cui sapeva tanto bene intuire i bisogni e le necessità alle quali con fine intuito e con paterna benevolenza apportava i necessari rimedi, donde dagli stessi venne ritenuto ed amato come un secondo padre. Nicola Azzollini sentì lo spirito di sacrifizio fino all’eccesso ed amò la città di Palo. Stanno ciò a testimoniare due fatti importanti, quando Palo ebbe ad attraversare due momenti difficilissimi della vita economico-sociale nel 1898 e nel periodo bellico, quando mancarono le farine.

La sua potente attività commerciale fu da tutti riconosciuta ed ammirata. Le autorità diedero di ciò una bella prova nominandolo membro di parecchie commissioni, alle quali venivano demandate funzioni delicate per l’abburattamento delle farine, la confezione delle paste, del pane e simili, in momenti eccezionali, e che egli disimpegnò con tale zelo e disinteresse, da meritare il plauso delle nostre Autorità.

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Fu anche consigliere alla Camera di Commercio di Bari per un triennio ed in tale elevato consesso portò il tesoro della sua esperienza e capacità industriale e commerciale. Fu uomo che seppe trovare fra tanto travaglio della mente e delle facoltà fisiche, il tempo di dedicarsi anche alla famiglia., per la quale egli travedeva e che formava oggetto continuo delle sue aspirazioni.

Animo sensibilissimo e generoso, ispirò a tutti e dovunque vive simpatie. Fu amante della buona musica e perciò entusiasta ammiratore di Pietro Mascagni che volle conoscere di persona. Questi, in risposta ad una di lui cortese offerta, gli inviò la seguente lettera:

Preg.ma Sig. N. Azzollini,

Sono venuto per qualche giorno nella mia casa dell’Ardenza, per riposarmi un poco dalle lunghe fatiche sopportate, ed ho avito la gradita sorpresa di trovare la cassetta con la sua pasta, che realmente porta un grande giovamento alla mia salute.

Le giuro che sto facendo molto onore alla Sua produzione che gusto in modo eccezionale. E le dichiaro che la qualità della Sua pasta è ottima sotto ogni aspetto, tanto che ogni sera e ogni mattina è un inno di entusiasmo che si leva dalla mia tavola, dove ho sempre qualche invitato che sa apprezzare la Sua squisita produzione.

Le esprimo tutta la mia gratitudine per il dono eccellente che ha voluto farmi, e con i migliori auguri, ho il bene di salutarla cordialmente.

Suo devotissimo P. MASCAGNI

Seppe trasfondere nei suoi due figli tutto l’amore per il lavoro e per il sacrifizio, ed essi continuano così degnamente le paterne tradizioni.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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