AGLIETA AZIENDA

Una famiglia, quella degli Aglieta, nella quale la tradizionale persuasione che la terra è tutto, è stata sempre incentivo a lodevoli sforzi per il miglioramento agricolo della vasta proprietà avita. Tale sentimento, infatti, si è tramandato di padre in figlio, con costanza perenne.

Il nonno acquistò con mezzi modesti il primo nucleo della proprietà, che poi si è andata man mano sviluppando ed estendendo, sino a raggiungere la sua recente florida costituzione.

Dal nonno, la cura di essa rimase affidata al figlio Michele, il quale, in morte, la lasciò a suo figlio, dello stesso nome, giacchè quasi contemporaneamente al capo della famiglia, spegnevasi il figliuolo Luigi. Così amministrazione e proprietà della vasta azienda Aglieta rimasero proprietario, Michele, il quale, ormai sessantenne, sa di avere avuto sempre a cuore il bene della famiglia e di averla diretta, vivente il padre ed il fratello, verso migliori destini.

Presentemente l’azienda agraria in questione comprende ben 1000 ettari di terreno, divisi in tre masserie: «Monte di Pote», comprendente da sola 500 ettari; « Pulcinella », di 300 ettari e « Feudo San Francesco », di 200 ettari. L’ambiente agricolo di Spinazzola ha ragione di grande riconoscenza verso la famiglia Aglieta, e specialmente verso il comm. Michele, per le razionali innovazioni veramente moderne di coltura, introdotto in tanto ettaraggio di territorio. Condotta a cultura estensiva nella maggior parte, ed a vasti vigneti, l’azienda dà lavoro in quasi tutti i mesi dell’anno ad una mano d’opera agricola che facilmente si può calcolare in rapporto all’entità dell’azienda Oltre a ciò, il macchinario patrimoniale per le varie fasi di semina e raccolto, è realmente grandioso, composto in massima parte di macchine modernissime e pienamente rispondenti a criteri di vasta cultura.

L’azienda Aglieta ha al suo attivo diversi premi per la Battaglia del Grano e innumerevoli diplomi di benemerenza, il che dimostra come l’azienda medesima sia strettamente legata ad una superiore necessità di ordine sociale. Considerata dunque, come tale, costituisce un efficiente contributo privato allo sviluppo agrario e sociale del Regime. Nominato Commendatore della Corona d’Italia per i suoi molti meriti di lavoro e di patriottismo, Michele Aglieta è stato ancora Segretario del Fascio primigenio di Spinazzola, ciò che lo indica come gregario fedele ed entusiasta del Regime; e le sue direttive di lavoro sono tali da essere degnamente inquadrate in tutti i comandamenti che specialmente in materia agraria il Fascismo ha voluto e saputo tracciare.

Presidente, da due anni a questa parte, del Consorzio Agrario di Spinazzola, egli dà a tale carica, non soltanto onorifica, un valido contributo di assistenza diuturna e di lavoro intelligente, sicchè il Consorzio in questione, sotto la di lui presidenza, ha visto migliorare di molto, in queste ultime gestioni, le sue sorti.

Da otto anni, l’Aglieta è anche Presidente della Congregazione di Carità di Spinazzola, e dell’Amministrazione Comunale civica fu un tempo Assessore, portando sempre il tesoro del suo buon senso e del suo costante amor patrio.

E’ assistito e coadiuvato da due dei suoi cinque figli, i quali, nel giornaliero esempio dell’attività paterna, attingono energia e volontà a perdurare nel lavoro proficuo.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza di Giuseppe Laterza Sas, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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