ALBANESE DITTA

Luigi Albanese che detiene oggi in Bari la responsabilità della continuazione di un’azienda legata al suo cognome da circa 70 anni, è un giovane industriale e commerciante il quale rappresenta degnamente le nuove generazioni dei mercanti Baresi che vittoriosamente tennero il possesso dei gangli vitali del traffico con l’altra sponda Adriatica e col Levante vicino.

Il nonno suo Domenico era un artigiano della città vecchia che si era specializzato nella costruzione dei famosi bauli per diligenze e si era affermato nella stima dei pochi clienti del suo tempo. Dopo il 60, iniziandosi lo sviluppo demografico e topografico di Bari, Domenico Albanese affrontò coraggiosamente le nuove esigenze cittadine in materia di assistenza al viaggiatore e da artigiano che era si trasformò in commerciante; di valigie ritirando la merce da Napoli.

Frattanto, con la costruzione della Ferrovia Bari-Napoli e di quella per Bologna-Milano, crescevano sensibilmente le richieste di valigie da parte degli interessati in maggioranza emigranti che si contentavano di bagagli economici costruiti a serie.

Il nostro sitrovò preparato alle accresciute richieste e la sua economia domestica subì così un tranquillo assestamento. Egli potette trasferire il suo negozio nella città nuova e sostenere degnamente la sua famiglia piuttosto numerosa. Ebbe infatti cinque figli, fra i quali Tommaso e Giovanni che ereditarono in pieno la tradizione familiare e lo aiutarono nell’azienda fino a quando, nel 1912, egli non si decise, per la sua tarda età (morì di 80 anni), a cederla interamente ad essi.

Questi tennero l’azienda in società fino a quando Giovanni, anelante a vita fattiva ed indipendente, non si trasferì giovanissimo a Milano, ove fece tutti i mestieri rientrando poi a Bari, dopo ,la guerra, e creando un laboratorio per la fabbricazione di valigie e di borse in Via Cognetti.

Degli altri fratelli, Francesco lavorava con Giovanni, Tommaso ed Antonio si stabilirono invece a Trieste e si diedero colà al commercio automobilistico affermandosi per serietà ed operosità.

Il fratello Alberto, ch’era anch’egli impiegato presso Giovanni, si trasferì a Milano e vi fondò una fabbrica di creazioni in cuoio per signore.

Giovanni ebbe a Bari molta fortuna, da Via Cognetti passò nel 1930 al Corso Cavour (numeri 113 e 115) e quivi sviluppò in maniera sensibile sia l’attività industriale che quella commerciale. Nel 1935, padrone del meccanismo del commercio e della costruzione delle valigie, si trasferisce coraggiosamente a Milano e vi fonda una fabbrica di valigie che ben presto viene circondata da grande credito.

Penetrati essi di sana volontà di lavoro, di competenza tecnica e di onestà non comune hanno continuato e continuano degnamente la bella tradizione dell’azienda.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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