Ottobre 2012: corso di equitazione a Molfetta

Il giorno 30 ottobre 2012, presso il Centro Ippico “La Macchia degli Esperti” di Molfetta (BA), si è concluso, in una bellissima giornata di sole, il Corso di equitazione rivolto ai giovani in condizioni di disagio mentale, promosso dalla Fondazione Carlo Valente Onlus con la collaborazione della ASD US ACLI – Sport per tutti di Ruvo di Puglia.

Hanno partecipato al progetto 26 giovani segnalati dai Centri di Salute Mentale di Molfetta, Bisceglie, Corato, Trani, Barletta ed Andria, oltre che dalle strutture riabilitative residenziali Fondazione Epasss di Corato e Barletta e Cooperativa Questa Città di Andria.

Per tutti loro l’esperienza di contatto con il mondo del cavallo è divenuta parte integrante della loro storia di vita Lo sport ippico ha un antico utilizzo per combattere il disagio mentale perché il cavallo, con le sue straordinarie doti di sensibilità, adattamento ed intelligenza, è ritenuto, da sempre, e non a torto, “straordinaria medicina”.

L’uso dell’equitazione come terapia ha avuto inizio già nell’opera di Ippocrate di Coo (460-370 a.C.) che consigliava lunghe cavalcate per combattere l’ansia e l’insonnia.E così è stato anche per tutti i giovani che nel corso di questo progetto si sono avvicinati all’affascinante mondo del cavallo. Giorno dopo giorno, passo dopo passo, il timore per questo animale maestoso, il timore di non farcela, hanno lasciato spazio all’entusiasmo ed alla fiducia, ed è stato così che, dopo un approccio iniziale al cavallo ed al suo ambiente, e ad un progressivo avvicinamento condotto da terra, si è passati, sotto la guida attenta e sempre presente degli istruttori, alla conduzione attiva del cavallo, e, se vogliamo, al recupero di un ruolo di protagonismo.

“Passo dopo passo, ho visto come i muri delle mie paure erano meno solidi di quanto pensavo” racconta Monia recuperando le sue impressioni di quanto avvenuto in lei durante le giornate trascorse a contatto con il cavallo, e, attraverso il suo tramite, con se stessa. C’è poi chi, come Donato, ha valorizzato anche l’importanza del contatto con la natura, oltre che con il cavallo, “provando un senso di libertà” e potendo così “colmare la noia delle mie giornate”. O ancora chi, come Pietro, “sarebbe stato felice di rimanere al maneggio per sempre”. “Si è trattato di una prima occasione, che senz’altro ha agito terapeuticamente sui partecipanti. Ha consentito loro di trascorrere delle giornate all’aria aperta in contatto con la natura, di socializzare, sentirsi curiosi e interessati ed inoltre di rispondere positivamente alla particolare stimolazione emotiva, cenestesica (tattile e visiva), psicomotoria e relazionale che inevitabilmente viene evocata nell’incontro con l’animale” ha affermato Gregorio Minervini, responsabile del Centro Ippico e curatore, con la figlia Caterina, del progetto stesso. In molti hanno espresso il desiderio che il progetto possa essere ripetuto e in tanti il desiderio di poter frequentare anche occasionalmente il Maneggio. “Noi della Macchia degli Esperti”, ha aggiunto, “auspichiamo che ciò avvenga e ringraziamo tutti per la fiducia e la stima accordataci”.

In conclusione non poteva mancare un momento conviviale, e le prelibatezze attentamente preparate dalla Sig.ra Tonia hanno fatto da contorno alla consegna a tutti i partecipanti di una medaglietta ricordo, ai ringraziamenti di rito, ai commenti espressi a viva voce da coloro che hanno voluto condividere i loro vissuti. I saluti finali sono stati espressi dal Dr Giuseppe Roselli, Psichiatra e Presidente dell’associazione sportiva partner dell’iniziativa: “lo sport ha un ruolo centrale nel restituire dignità e spessore alla vita di chi, ogni giorno, corre il rischio di essere tra gli esclusi, di essere preda dell’angoscia, di restare da solo a combattere contro un vuoto difficile da colmare; lo sport ha il potere di farci sentire parte di un gruppo, di valorizzare il nostro ruolo, di distrarci dalle preoccupazioni di ogni giorno; in una frase, ci consente di occuparci di noi”; e nelle sue parole non poteva mancare un sentito ringraziamento alla Fondazione Carlo Valente che, tenendo piena fede alla sua mission, ha reso possibile questo e molti altri eventi che hanno lasciato un segno importante nella vita di tante persone affette da disagio psichico; e non poteva mancare neppure un sentito ricordo di Carlo Valente; lui di certo sapeva quanto lo sport fosse importante nella vita.

Nel suo messaggio di ringraziamento il Presidente della Fondazione Aurelio Valente ha ricordato che l’iniziativa ha beneficiario del contributo della, assai sensibile alle iniziative di solidarietà sviluppate nel territorio. Assai significativa è stata la collaborazione del validissimo Centro ippico “Macchia degli Esperti”, nel cui ambito opera la giovane Caterina Minervini che, a suo tempo, ha partecipato al Corso di “Istruttore psico-sportivo” promosso dalla Fondazione carlo valente con la Scuola Regionale dello Sport del Coni. E’ evidente che in questo campo rafforzare le risorse professionali localmente disponibili migliora la qualità delle iniziative sportive specificatamente orientate a raggiungere validi risultati a favore dei giovani meno fortunati, spingendoli a praticare lo sport nelle diverse sue manifestazioni.