ZITO COSIMO

Tra i nomi di grosso calibro, di cui va gloriosa la fertile ed antica Conversano, vi è quello di Cosimo Zito.

Erede costui, come lo fu suo padre Giovanni, della sana ed onesta tradizione di una famiglia conversanese di negozianti, commercia, come sempre i suoi maggiori fecero, in prodotti del suolo.

Il nonno Bartolomeo, se pur modesto, sentì anch’egli l’amore per la sua terra e per la mercatura.

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Cosimo Zito, erede di queste tradizioni e di questo sangue, non dorme sugli allori e sulle comode foglie di vite. Tutt’altro! se si pensa che la creazione del grandioso stabilimento, uno dei più gloriosi della nostra terra, ha un trentennio di vita, si deve affermare che il vero incremento moderno dato dall’azienda enologica dello Zito è opera dell’attuale titolare.

Poderosa e singolare è essenzialmente la organizzazione commerciale, primeggiando la ditta Zito nella vendita all’ingrosso sia in Puglia che in Abruzzo ed esportando in vastissima scala sui maggiori mercati della Lombardia e della Svizzera.

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Cosimo Zito, stupendo animatore, parsimonioso e mai gretto amministratore, alleva da qualche tempo i figliuoli Giovanni e Emanuele nell’arte del comando. Conosce bene, egli, che quando si ha la fortuna e l’onore di un retaggio, ininterrotto di padre in figlio glorioso per industria e per commercio, si ha la responsabilità di non interromperlo, di non spezzarlo e di imporre ai giovani il rispetto del ricordo dei vecchi: di non lasciarlo spezzare.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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