TRAMONTE RAFFAELE

Questo giovane professionista che, educato in una famiglia in cui è nativa l’intelligenza ed abituale l’amore agli studi (i numerosi suoi fratelli sono tutti professionisti valenti, uno è alto magistrato), ha saputo affermarsi nella considerazione di tutti, onorando la sua Terra ed innestando un importante studio tecnico nella corona di organismi propulsori dell’economia e della rinascita sociale pugliese.

Nato a Bari il 19 maggio 1891, conseguì la laurea in Ingegneria nella R. Scuola d’Applicazione di Padova nell’agosto 1914, ottenendo anche il diploma di Studi complementari di idraulica istituiti in base alla legge sul Magistrato delle Acque, il diploma di Elettrotecnica e l’altro in Ingegneria Sanitaria.

Vinto il concorso nel Real Corpo del Genio Civile, si distinse ben presto nell’ufficio speciale per l’Acquedotto Pugliese, nella compilazione di numerosi ed importanti progetti tecnici.

Durante la guerra fu in zona di operazione col grado di Tenente del Genio per i Servizi Tecnici.

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Congedatosi, ritornò nell’ufficio del Genio Civile, dove fu anche Segretario della Commissione Arbitrale Provinciale per l’energia elettrica.

Per la sua speciale riconosciuta competenza tecnica nelle discipline idrauliche fu inviato in missione dal Ministero dei LL. PP. alla Sezione Autonoma di Corato istituita in seguito al noto fenomeno idrico verificato si in quella città nel 1922. Per l’opera colà svolta, altamente e da tutti elogiata, su proposta di S. E. il Ministro dei LL. PP. si ebbe la onorificenza di Cavaliere della Corona d’Italia.

Ultimati quei lavori, passò all’Ufficio del Genio Civile di Foggia e successivamente, quale Vice Direttore Generale, all’ Acquedotto Pugliese, dove compilò, fra l’altro, il Capitolato tipo dei lavori ancora oggi adottato da quella Amministrazione.

Nel 1926, dimessosi da funzionario, affrontò la libera professione dedicandosi essenzialmente al ramo idraulico, collocandosi ben presto fra i primissimi della sua regione.

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Ha compilato e diretto numerosi progetti di fognatura e di acquedotti, ed ha redatto, per incarico del Ministero dei Lavori Pubblici, il grandioso progetto esecutivo di regolazione delle acque del fiume Fortore per la irrigazione di 60 mila ettari di territorio in Capitanata.

Si cimentò anche nella redazione di un progetto-tipo di Campo Sportivo, per il quale si ebbe il plauso del Segretario Generale del Partito Fascista.

Fra le sue numerose pubblicazioni, rivestono speciale carattere tecnico la memoria sulle «Fognature nelle Puglie» comparsa sul Giornale del Genio Civile nel 1919; quella sullo «Acquedotto delle Puglie» in collaborazione del Senatore Luigi Luiggi, pubblicata sul Giornale del Genio Civile nel 1920; quella sulla « Irrigazione e trasformazione fondiaria in Puglia» pubblicata nel 1930 sulla Rivista degli Ingegneri; ed infine i bellissimi progetti di regolazione delle acque dell’Ofanto e del Bradano per la irrigazione di oltre 200 mila ettari di territorio in Puglia, pubblicati nel 1929 per i tipi della Casa Laterza di Bari.

Partecipò con proprio padiglione alla I Fiera del Levante di Bari, nel quale espose plastici, fotografie e disegni ad illustrazione dei principali lavori progettati e diretti; padiglione che fu onorato dalla visita di S. M. il Re.

Strenuo oppositore al Piano Generale proposto per la bonifica della Capitanata, in 4 successive memorie tecniche, ha dimostrato la necessità dell’appoderamento e della irrigazione per la completa redenzione del Tavoliere, commentando il decreto su quella bonifica integrale.

Ha compilato la carta geologica e quella forestale del bacino dell’Ofanto.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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