SERIO GIOVANNI
Altra azienda industriale che depone dello spirito d’iniziativa dei cittadini putignanesi è quella del Berrettificio Meridionale, fondato il l. gennaio 1926 da Vincenzo Giovanni Serio fu Giandomenico.
La vita di questo attivissimo lavoratore e creatore d’industrie depone della di lui volontà di pervenire ad ogni costo nell’areopago industriale del suo paese. Nato da famiglia agiata – il padre era capo delle guardie municipali del paese – egli fin dall’età di 15 anni si dedicò con tenacia ed assiduità al lavoro del cappello.
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A 17, per la competenza già acquisita, assunse la direzione tecnica della famosa azienda della Ditta Nardone e Contegiacomo; passò poscia alla direzione della fabbrica di Cesare Contegiacomo, tenendola fino al 31 dicembre 1925, epoca in cui fondò il suo berrettificio, che fin dal suo primo anno di vita, superando ostacoli non pochi, frapposti dagli uomini e dai tempi, riuscì ad imporsi sul mercato per la bontà dei prodotti, accuratamente ed elegantemente lavorati.
Incidevano su tale produzione la capacità tecnica del titolare e quella amministrativa, poste per circa 20 anni a disposizione di altre aziende.
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Le zone di vendita andarono pertanto accrescendosi di anno in anno, tanto che nel 1928 l’affollarsi delle richieste consigliarono la istituzione di rappresentanze in tutte le regioni dell’Italia Meridionale ed Insulare e furono pertanto affidati mandati di rappresentanza a nove importanti case del Mezzogiorno, affidando ai tre viaggiatori il compito di stringere rapporti sempre più cordiali e diretti con la clientela.
Nello stesso anno 1928 fu istituita anche una rappresentanza per le Colonie Italiane dell’Africa con sede in Bengasi e con due subagenzie a Tripoli e ad Asmara, cosa che depone delle lungimiranti vedute del titolare e della volontà di affermarsi sin da tempo nelle terre che oggi compongono il nuovo Impero d’Italia.
Maggior vanto della Ditta è infatti quello di aver saputo conquistare i mercati esteri del vicino Oriente e del Bacino Occidentale del Mediterraneo combattendo, specie in Egitto, la forte concorrenza inglese riveniente dall’abbandono del « gold-standard » e mantenendo in piena efficienza le esportazioni anche in tempo di sanzioni.
Tratto da “Puglia d’Oro”
L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.
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