SERIO AMBROGIO
Ebbe i natali a Putignano, fiorente paese industriale delle Puglie, da genitori di origine proprietari-agricoltori.
Dalla sua prima giovinezza fu costretto, per avverso destino, ad educarsi da sè; s’infervorò all’industria e riuscì, dopo non lievi sacrifici e con scarsezza di mezzi, a costruire un’azienda per la fabbricazione delle candele steariche.
A sua norma di vita prese il motto di Alfieri e ben presto l’azienda assurse ad importanza.
Trasferitosi a Bari nel 1919, in seguito ad uno spaventoso incendio che incenerì i frutti di venti anni di alacre lavoro, gli si presentò l’industria dei saponi che ai tempi delle sue prime iniziative aveva tanto vagheggiato. Attinse nuova lena per rifare la sua carriera e rifulse di nuovo splendore avendo già in pratica della sua vita il suo motto: « Onestà – Moderazione – Assiduità ».
Passò a miglior vita a cinquant’anni, fidente di riabbracciare i suoi cari estinti e profferendo ai suoi tre figli maschi: « Ora fate voi ». Dimostrò il suo entusiasmo per l’Era fascista, lasciò un obolo al Dopolavoro di Carrassi ed altrettanto fece a tutti i suoi operai, dai quali si accomiatò affettuosamente.
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Il suo primogenito rag. Michele, unico maggiorenne, assunse la nuova direzione, ed ispirato ai principi del motto paterno, continua tuttora ad apportare all’azienda maggiore incremento e notorietà, tanto da essere annoverata tra le migliori saponerie locali. In seguito a recenti innovazioni, lo stabilimento ha raggiunto il massimo dell’estetica e dell’igiene, è stato raddoppiato di superficie, ha esteso la propria produzione ai saponi da toeletta e per barba ed ha per mercati di vendita quasi tutti i paesi dell’Italia Meridionale.
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Il reparto vendita « Materie Prime per Saponeria» completa l’attività della Ditta Serio, la cui rinomanza è particolarmente dovuta alla speciale produzione dei saponi « Sapoliv » e « Sapolior » che hanno il pregio di conservare sana, profumata e candida la biancheria.
Tratto da “Puglia d’Oro”
L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.
Edizioni Giuseppe Laterza srl
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