SANCILIO COSIMO

Il defunto Gaetano Sancilio (padre del sig. Cosimo) esercitava la mediazione in cereali e era molto attivo.

Morì all’età di 75 anni e fu uomo alacre che svolse opera meritoria anche nel campo sociale, in qualità di socio ed amministratore dell’allora fiorente Società di Mutuo Soccorso di Molfetta.

Dei suoi 5 figli, avviò i maggiori Pantaleo, Giuseppe e Cosmo agli studi tecnici; iniziandoli, poi al commercio; degli ultimi due Luigi morì giovane all’età di 32 anni e l’altro Damiano, fu magistrato integerrimo.

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Cosimo Sancilio sin dalla piccola età si dimostrò giovane intelligente e capace; pieno di iniziative. Conseguì il diploma della Scuola Tecnica. Agli esami fu uno dei primi e nell’applicazione scolastica dimostrò grande tenacia e perseveranza; qualità queste che conservò anche in età adulta.

Apprese la pratica commerciale presso una fiorente Ditta locale, ma per il desiderio di migliorare il proprio stato economico dovette allontanarsi ed unirsi in società di fatto col cognato, ora defunto, sig. Cosmo Carabellese. Lavorarono entrambi in olii, mandorle e vini dal 1908 al 1920, sotto la ragione sociale Sancilio & Carabellese.

Nel 1913 acquistarono la fabbrica di Silicato e Saponi dalla Ditta Zanni di Molfetta via Giovinazzo; tale fabbrica ampliata e messa in esercizio lavorò dal 1913 al 1919, parallelamente al commercio degli olii mandorle e vini. Per l’attività e le larghe relazioni acquisite dal Sancilio, la costituita Ditta ebbe sempre un maggiore sviluppo tanto da diventare una delle migliori della piazza.

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Nel 1921, per accordo dei due cognati, la Società di fatto Sancilio e Carabellese si sciolse, ed al Sancilio rimase la fabbrica di silicato ed il commercio oleario.

Sicchè nel 1923 il Sancilio potrà dare una migliore organizzazione al proprio commercio, lanciando la propria azienda prima sui mercati nazionali, indi su quelli esteri.

Ebbe rapporti con i mercati della Cina per l’importazione delle materie prime per saponeria; che trattò su vasta scala, ossia grassi, resine ecc.

Fu inoltre rappresentante per gli olii e mandorle in tutte le regioni d’Italia, nonché sui mercati Esteri (Marsiglia, Aix en P.ce, Amburgo, Amsterdam, Rotterdam, Praga, Vienna, Londra, Stoccolma, Oslo, ecc.).

Il Sancilio non ebbe limiti nella sua insonne attività: dalle prime ore del mattino alle più tarde ore della sera lo si trovava nel suo ufficio, al posto di lavoro.

Nel 1932 la sua salute incominciò a risentire le conseguenze di questa prolungata tensione ed i medici gli prescrissero un lungo periodo di riposo, con divieto assoluto di applicarsi.

Ciò gli consigliò a desistere dalla sua attività diretta e nel 1933 istituì la nuova società A. & G. di Cosmo Sancilio, rappresentata dai suoi due figli Amedeo e Guido, cui affidò l’azienda, ed il mandato di tenere alto il prestigio del suo nome e delle acquisite attitudini. Né seppe e volle allontanarsi dal suo tavolo di lavoro, su cui molti progetti di affari furono concepiti ed attuati. Si illuse che la sua resistenza gli avesse fatto superare un momento di crisi fisica e seguitò a lavorare, fin quando la morte lo colpì a Firenze, in una stanza di albergo, ove si era recato per affari.

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Cosmo Sancilio sposò Angela Carabellese, dalla unione ebbe 12 figli. I due maggiori Amedeo e Guido, come s’è detto, continuarono l’attività paterna. Gli altri Leonardo, dottore in chimica; rag. Silvio laureando in Scienze economiche e commerciali; il prof. Italo, l’ultimo Luigi iscritto alla Facoltà di Medicina all’Università di Bari, hanno raggiunto affermazioni notevoli.

Delle figlie la signorina Francesca Olga ha sposato il dott. Pasquale Salvemini, medico stomatologo di Molfetta, la signorina Ada ha sposato il Maggiore Medico della R. Marina dott. Pietro Roselli, l’ultima Colomba è nubile.

Gli articoli trattati dagli Eredi dell’azienda sono olii di oliva, mandorle, cereali, Silicato di Soda ed altri prodotti del suolo.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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