PASTORE FAMIGLIA

La famiglia Pastore risiede in Sammichele dalla metà del sec. XVIII ove si trasferì, per ragioni di affari, Donato Pastore da Casamassima, oriundo di Putignano.

Nel 1802 nasce da Domenico, Lorenzo Pastore, uomo di sorprendente attività che dedicò tutta la sua vita agli affari, alla formazione di un patrimonio famigliare, ed all’educazione dei figli, dei quali Giuseppe, unico maschio, ebbe a procurargli delle vere soddisfazioni. Educato ai principi dell’onestà e del lavoro, fu suo ideale quello di assecondare in tutto i desideri del padre. Frequentò a Napoli la facoltà di Diritto ove ben presto si guadagnò la stima dei suoi maestri. Anima liberale si trovò a partecipare a moti rivoluzionari, ma mentre stava per ingolfarsi nella vita politica, fu richiamato dal padre in casa perchè accudisse all’amministrazione famigliare. Accolse di buon animo il consiglio paterno e si accinse con tutte le facoltà fisiche ed intellettive ad organizzare una nuova amministrazione che ben presto maturò i suoi frutti.

***

In lui la passione per la famiglia si fondeva con quella per la sua patria che amò e difese: fu capitano della Guardia Nazionale, autorevolissimo nella provincia, in cui occupò cariche onorifiche e di fiducia, ovunque stimato per il suo tratto signorile, per il suo cuore, per la sua perspicacia. Sammichele lo ebbe come un padre; sempre modesto, aveva una parola buona per tutti, forte ed imperiosa, quando trattavasi di difendere interessi della sua terra. La vita gli fu maestra con molti dispiaceri famigliari che non riuscirono però a schiacciarlo.

Quando morì nell’agosto 1904, al figlio Giuseppe ed alle figlie Giovanna, Antonietta, Camilla e Serafina, avute dalla moglie Serafina Pinto, oltre un patrimonio ingentissimo, lasciava una eredità non meno preziosa di amicizie, di riconoscenti, di beneficati. li popolo di Sammichele lo ricorda ancora con devozione ed il Comune eternò il suo nome con una delle principali strade del paese.

***

Giuseppe (junior) nato nel 1882, ancor giovanissimo, assume il comando dell’azienda, dimostrandosi degno del padre, di cui si preoccupò di seguire le orme che questi aveva tracciate. Nel 1910 sposa la signorina Marina Bovio di nobile ed illustre famiglia Bitontina oriunda da Ravello verso il 1200 circa. Ha due figli Giuseppe (1911) e Luigi (1914).

Giuseppe Pastore ricoprì per molti anni la carica di Sindaco di Sammichele, in cui nominato giovanissimo, si dimostrò accorto amministratore della cosa pubblica. Mercè le sue buone maniere seppe evitare che si compiessero eccessi da parte dei comunisti nell’immediato dopo guerra, e quando vide la luce potentissima che fin dall’avvento emanava il Fascismo, con impegno militò nelle sue file, tra i primi a fondare la Sezione Fascista di Sammichele. Non esitò mai a prestare il suo valido ed onorato contributo per il pubblico bene.

***

Per tradizione la famiglia Pastore è una di quelle che ha un vero culto per la terra: tutti i suoi membri, appassionati cultori di problemi agrari furono sempre all’avanguardia nell’adottare i ritrovati della scienza ed a far tesoro di quei dettami che spesso trovano un terreno infecondo nella mentalità degli agricoltori locali. Giuseppe Pastore (senior) fu tra i primi a dar impulso, nella seconda metà dello scorso secolo alla viticoltura, impiantando vigneti di grande entità e il figlio tra i primi a sperimentare il vitigno americano ed a impiantarne su vasta scala. E così anche per i frutteti, mandorleti, uliveti, curati in ogni loro particolare, dalla selezione delle varietà, alla concimazione più appropriata, piantati con tenacia in terreni spesso ingrati e che ora prodigano copiosi frutti. Progredita è anche nell’azienda la cerealicoltura e l’allevamento del bestiame: la rotazione alla semina dei grano con le foraggere e le leguminose è gia adottata da oltre un trentennio, laddove ancor oggi è da molti sconosciuta. E nel numero degli animali in allevamento si possono ammirare esemplari non comuni di bovini della razza bruno alpina, di equini puro sangue inglesi e di razza locale, di muli, di bufale lattifere ecc. ecc.

In varie esposizioni provinciali e nazionali i prodotti dell’azienda Pastore hanno guadagnato sempre i primissimi premi; e nei concorsi per la battaglia del grano furono aggiudicati due primi premi all’azienda denominata « Parco delle Monache ».

***

Ma oltre al progresso tecnico della terra la famiglia Pastore ha sempre anche curato i problemi sociali ad essi inerenti: fin da molti anni addietro vide nella mezzadria il contratto più idoneo alle nuove esigenze dei tempi e non senza intoppi e difficoltà ne fece la forma preferita di conduzione, ora comunissima in tutta la plaga. Nel semplice contadino non vide mai l’uomo che mercimonia il proprio lavoro, bensì il suo aiuto, l’alleato fedele alla propria produzione.

Nella plaga, l’azienda Pastore è un vero campo di orientamento, da cui tutti attingono ammaestramenti preziosi.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

Edizioni Giuseppe Laterza srl
Bari, piazza Umberto I n.29 – Tel. 345 623 6207 – Email info@edizionigiuseppelaterza.it

Consulta la pagina dedicata sull’edizione storica: