PALMIOTTO MICHELE

La famiglia Palmiotto di Giovinazzo ha belle tradizioni di un lavoro ininterrotto.

Il nonno Michele, che può dirsi fondatore di questo casato di lavoratori, conduceva in proprio una efficiente azienda molitoria.

Si ricorda dal nipote, da cui abbiamo ricavato queste notizie che tre o quattro anni di contrarietà e di traversie potettero indebolire a poco a poco ed infine spezzare la impalcatura della Azienda che Michele Palmiotto conduceva con amore.

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Questo decadimento e le privazioni più nere dovevano costituire la eredità di cui beneficiò il figliuolo Giuseppe, che rimase orfano alla tenera età di cinque anni, esposto, come può ben capirsi, alle contrarietà più dure.

La vita si presentava per questo giovane aspra ed irta di difficoltà, sicchè egli è costretto a cominciare dandosi ai lavori più faticosi, lavori che peraltro non erano mai stati praticati nella sua famiglia.

Prima dal piccolo, e poi a mano a mano sviluppando, egli persegue il faticoso lavoro delle cave.

Giovanissimo, sposa Maria Antonietta Fiorentino, da cui gli nasceranno due figli maschi, di cui il primo Michele ed il secondo Gaetano.

Diversa è la sorte ed anche la vocazione di questi due figliuoli, giacchè mentre Gaetano si reca in America, dove intraprenderà lavori ed attività connesse alla educazione di lavoro ricevuto in famiglia, Michele, che ha ripigliato il nome del nonno, a 19 anni inizierà i primi passi nella via degli appalti, che saranno civili e stradali.

Michele Palmiotto junior si darà a costruire alcune case del suo paese. Il giovane costruttore godrà subito la fiducia dei privati e poi degli Enti, perchè ha dimostrato dagli inizi sua laboriosità e la sua onestà.

Attirato dai miraggi di una vita fervorosa e più degna, in una provincia in cui il capoluogo, Bari, è lanciato come un possente motore alla conquista di una altissima celerità, egli accarezza il miraggio di ingrandire la sua azienda per questo nel 1929, stringendo rapporti di rari con altri industriali del suo paese e creando la « Biscardi e Palmiotto » si dà ad appalti maggiori, che tutti condotti a termine col pieno soddisfacimento della clientela, han costituito e costituiscono un titolo di orgoglio per questo magnifico pugliese.

Elenchiamo alcuni tra i maggiori lavori eseguiti dal Palmiotto:

Case Ferrovieri in Bari (3 milioni) – Mercato coperto in Bari (2 milioni) – Fognature in Turi (1.500.000) – Fognat. di Giovinazzo (1.800.000) Pavimentaz. stradali in Manduria (1.200.000) – Fognature in Laterza (1.300.000) – Fognature in Bitritto (circa 1 milione) – Viadotto ferroviario sulla Bisceglie-Trani (1 milione).

Attualmente, per conto proprio, ha in appalto lavori per la pavimentazione stradale in Turi, per lire 1.200.000.

Sotto la nuova ragione sociale fu anche impiantata in Giovinazzo una fabbrica per la costruzione di tubi in cemento armato centrifugati.

Dal 1935 la rarefazione avvenuta nel ritmo delle costruzioni dei lavori pubblici è interrotta la consocietà, mentre che i due soci continuano per vie proprie e parallele, la loro vita di lavoro, che li ha indissolubilmente legati in una perenne reciproca rispettosa cordialità.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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