LADISA GIUSEPPE DI PASQUALE

E’ questo un giovane commerciante barese, che può dire di dovere tutto a sè stesso e cioè alla sua fede, alla sua tenacia, alla sua correttezza e precisione e puntualità negli affari.

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Il nonno suo, Francesco, era stato un grande esportatore di prodotti del suolo.

Aveva anche dei bastimenti a vela, di sua proprietà, che servivano magnificamente il suo commercio ed aveva anche posseduto case e palazzi nel recinto del vecchio borgo barese.

Il padre suo, Pasquale, continuò il commercio degli olii e degli altri prodotti del suolo e oltre a Giuseppe ebbe un altro figlio maschio, che si stabilì in Provincia di Lecce.

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Giuseppe è il creatore della sua azienda. Egli, per metterla su, nel 1909, chiese l’emancipazione al Tribunale, perchè non aveva ancora raggiunti i 21 anni, essendo nato nel 1892.

La sua azienda si specializzò nel commercio degli alimentari, dei coloniali e delle acque minerali, raggiungendo subito un credito ed una estimazione che ne favorirono lo sviluppo.

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Avendo cominciato con le rappresentanze di grosse ditte produttrici di generi alimentari, ha finito col gestire in conto deposito, acquistando direttamente.

Attualmente Giuseppe Ladisa è uno dei detentori più seri e più stimati del meccanismo del commercio barese dei coloniali e delle acque minerali.

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Nei suoi grandiosi depositi posti all’Estramurale Capruzzi, si contiene un vasto assortimento di acque minerali di ogni genere, da quella Fiuggi a quella di Nocera Umbra, all’ormai celebre aranciata San Pellegrino.

Egli governa personalmente l’andamento della sua azienda e le dà il prezioso apporto della sua capacità tecnica e della intuizione del suo singolare spirito organizzativo.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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