GALLO VINCENZO FU CARMINE GALLO ZACCARIA CAV VINCENZO GALLO FU ZACCARIA

Nel 1847-48, iniziato dal padre al carbonarismo, donde poi sorse gloriosa quella « Giovane Italia » che insegnò a morire per la Patria e la libertà, prese parte attiva ai movimenti rivoluzionari: fu perseguitato ed esiliato in Altamura.

Nel 1860 ritornò a Molfetta; fu nominato Ufficiale della Guardia Nazionale, Consigliere Comunale: promosse il pubblico bene, sereno, imparziale.

Nel 1872 impiantò, in Trinitapoli, un molino a vapore: dopo dieci anni, 1882, impiantò un secondo molino modernizzato in Molfetta, sotto la ragione sociale «Vincenzo Gallo & Figli».

Nel 1875 altro stabilimento per la fabbricazione del Cremore di tartaro; una distilleria a vapore, e raffinerie di spiriti, magazzini per l’invecchiamento del cognac; una fabbrica di gazzose e seltz; fabbrica di liquori.

Fu patriota, liberale, perchè figlio e fratello di antichi patrioti.

Zaccaria GALLO fu Vincenzo

Educato patriotticameute, e tenace industriale di mente elevata, partecipò a molte cariche pubbliche; fu Consigliere di sconto della Banca d’Italia, e Banco di Napoli: Consigliere della Camera di Commercio di Bari, per molti anni, ed ebbe svariati e delicati incarichi di fiducia, anche dai Ministeri, specie quale consigliere in materia di alcool e vini, di cui ne era competentissimo, che lo resero meritevole di grande stima pubblica.

Nel 1911, causa la filossera, che infestò e distrusse i vigneti della Puglia, ebbe la geniale idea di trasformare la fabbrica degli alcool in fabbrica di cementi che gestì con ardimento e tenacia speciale, tanto da portare i suoi cementi ad essere rinomatissimi e ricercatissimi.

Cittadino esemplare, padre affettuoso, tutto dedito ai suoi cari figli, lasciò di se un retaggio di imperituro ricordo.

Cav. Vincenzo GALLO fu Zaccaria

Simpatica figura di industriale: tenace, ardito; di spirito elevato, squisito nei tratti; gentiluomo perfetto. Stimato e tenuto in grande considerazione e rispetto dalle Autorità, ha coverto molte cariche pubbliche.

Per questi suoi meriti gli fu conferita l’onorificenza di Cavaliere della Corona d’Italia.

E’ coadiuvato nell’Azienda dai suoi due figli Zaccaria, ed Avvocato Edgardo che, rivenienti da una stirpe di forti industriali, sono temprati e dotati di non comune tenacia, e portano il loro prezioso contributo di speciale e nuova cultura tecnica che danno all’Azienda tutti i meriti di una rinnovata vita, tanto che detto cementificio è dei più rinomati in provincia.

Dalla saldezza di questi spiriti, e di questi giovani ardimento si è sorta anche, nella stessa fabbrica, una nuova Azienda denominata « GAL-POMICE », industria di conglomerati in pomice e cemento che per i suoi pregi speciali del nuovo materiale, prettamente autarchico, e della lavorazione eseguita con perfezione a mezzo di modernissime macchine impiantate, è ricercatissimo per le nuove costruzioni.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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