ABBRUZZESE FAMIGLIA

Anche questa famiglia vanta un passato vetusto e ricco di benemerenze verso la cultura, lo sport e la beneficenza nazionale. Le sue origini rimonterebbero al 1100 e sono legate alla storia più gloriosa del Comune di Bitetto la cui deliziosa armonia romanico-ogivale della Cattedrale ed il composto equilibrio della Casa dei Cavalieri di Malta, testimoniano della nativa ed augusta spiritualità di quei cittadini.

Documenti intorno alla famiglia Abbruzzese si hanno soltanto nel 1550, quundo il Capostipite Costantino Abbruzzese sposò la signorina Isabella Zenzola e diede nascimento all’attuale progenitura.

In questa famiglia hanno primeggiato non pochi letterati e scienziati, e tale tradizione si è perpetuata fino ai tempi nostri con il cav. dott. Bernardino Abbruzzese, col dott. Francesco Abbruzzese, insigne letterato e scienziato illustre, le cui benemerenze civili e patriottiche sono esaltate in una lapide murata nel salone principale del Palazzo Comunale di Bitetto, e col Dottor Domenico Abbruzzese, nipote dell’Onorevole ed avvocato fra i più noti della Provincia di Bari.

L’On. Antonio Abbruzzese nacque in Bitetto il 26 ruglio 1864; studiò prima nel R. Liceo Cirillo di Bari, poi nell’Istituto Troise di Napoli e da ultimo fu allievo dell’ Ateneo Romano nel quale si laureò in Giurisprudenza durante il 1887 .

Ritiratosi nella sua provincia di origine egli s’imparentò il 23 febbraio 1893 con la famiglia Alberotanza di Bari sposando la signorina Gilda Alberotanza, gentile fiore di bontà e di amore sbocciato nella casa del fu don Vito Luigi e passato in un’altra famiglia degna, per continuare a spargere la luce della sua pietà e delle sue virtù.

Signore nel profondo dell’anima e pronto a qualunque gesto di solidarietà e di comprensione, dotato di fervido amore per la nostra Terra, Antonio Abbruzzese fu ben presto designato dai suoi concittadini a rappresentarli al Consiglio Provinciale, ove egli portò il tesoro delle sue qualità morali ed intellettuali e dove egli colse non pochi successi occupando anche il seggio di Deputato Provinciale per oltre 15 anni.

Nel 1900, per essere passato il compianto On. Balenzano alla Camera Alta, Antonio Abbruzzese fu prescelto a rappresentare il Collegio di Modugno alla Camera dei Deputati, e quivi rimase ininterrottamente per quattro Legislature, raccogliendo attestati di riconoscenza e di devozione da tutti i suoi elettori, ricevendo la cittadinanza onoraria dei Comuni di Modugno, Palo del Colle e Ceglie del Campo, occupandosi in molteplici discorsi parlamentari, di problemi interessanti lo sviluppo agricolo ed economico della sua Provincia.

Famoso, fra questi discorsi, quello riguardante la lotta contro la mosca olearia, i cui argomenti d’ordine tecnico ed economico potrebbero ancora oggi essere di grande attualità.

Di conserva con la sua attività politica, l’On. Antonio Abbruzzese, che per le sue benemerenze ebbe nel 1916 la nomina di Grande Ufficiale della Corona d’Italia, piegò la sua sensibile anima a tutti i richiami della carità e della solidarietà.

Nella luttuosa ricorrenza del terremoto di Avezzano lo troviamo a finanziare ed a dirigere una numerosa squadra di soccorso che, ottimamente attrezzata e fornita di ogni conforto medico ed assistenziale, porse indimenticate opere di ausilio alle famiglie dei terremotati e procurò all’insigne benefattore la medaglia di argento al valore civile.

Questa sua pratica di bene ha avuto le sue manifestazioni più alte quando le organizzazioni del Partito hanno richiesto, per il loro sviluppo e per il loro potenziamento, l’apporto di tutti gli abbienti. Non vi è opera civile e spirituale del suo paese che non conosca il crisma dell’aiuto finanziario e morale di Antonio Abbruzzese.

Fondatore, fin dal 1921, della Sezione Fascista di Bitetto, egli non soltanto sussidiò con diverse migliaia di lire le iniziative di quei gerarchi riguardanti l’assistenza invernale e l’acquisto di divise per i bimbi poveri dell’Opera Balilla, ma contribuì validamente alla creazione di istituti che interessano l’elevazione spirituale e fisica dei figli del popolo.

Al suo nome infatti è legata la tonificazione del Comitato Bitettese dell’Opera Nazionale Balilla, la creazione di un campo sportivo, la erezione del Sacrario dei Caduti della Guerra mondiale nel Palazzo di Città di Bitetto, la donazione allo stesso Comune di giardini di sua proprietà, onde facilitare l’abbellimento e l’allargamento di pubbliche piazze.

Per tutte queste considerevoli offerte che si aggirano sulle complessive 70.000 lire e per aver versato, il 27 ottobre 1928, vistose somme alle Opere Assistenziali del Comune di Roma, Antonio Abbruzzese fu iscritto nel Gran Libro della Riconoscenza Nazionale.

Ora egli vive una sua serena vecchiaia sorrisa dalla immacolata devozione della compagna della sua vita e dall’affetto del suo unico figliuolo Giuseppe, che perpetua degnamente le di lui tradizioni di fattività e di bontà.

Nato il 4 marzo 1900, questo giovane diligente ed intelligente passò la sua adolescenza nei Collegi del Nazzareno e Massimo di Roma ove sono state forgiate molte delle migliori energie espresse dalla Nazione in tutti i campi dello scibile umano. Superati brillantemente gli studi secondari, egli si iscrisse all’Università di Roma e, laureatosi in Giurisprudenza, partecipò con successo a molte attività industriali addimostrando saggezza di amministratore e spirito di iniziativa.

Fu amministratore Delegato a Torino della Società Anonima « Autocostruzioni Diatto » e fu amministratore di varie società anonime e di molti consorzi di bonifiche della Provincia di Ferrara; ma la sua passione per gli allevamenti di cavalli da concorso lo portò a fondare una delle più importanti scuderie d’Italia per la quale son passati esemplari famosi. Oggi questa scuderia è vanto dell’equitazione nazionale e procurerà nuovi allori all’attivissimo e competente proprietario.

L’ avv. Giuseppe Abbruzzese per la sua attiva partecipazione a tutte le iniziative riguardanti il Fascio di Combattimento di Bitetto, nel quale è iscritto fin dal l. gennaio 1923, per le sue benemerenze verso l’Opera Balilla, il cui Comitato Bitettese conosce le di lui efficaci elargizioni, per le sue capacità culturali, è stato recentemente prescelto ad occupare la carica di Podestà di quel Comune.

A tale incarico egli va donando il meglio delle sue energie fra il consenso unanime di tutta la cittadinanza che vede con soddisfazione e con entusiasmo il maggiore progresso del paese.

Così Peppino Abbruzzese divide le gioie della paternità (egli ha un figliuolo nato nel 1924) con l’amministrazione del Comune di Bitetto e con la presidenza della Società Romana dei percorsi in campagna che, voluta dal Duce e su designazione del Segretario del Partito, fu costituita il 28 ottobre 1935.

Egli è anche socio della Caccia alla Volpe di Roma e della Società Romana di Equitazione e porta in questi Consessi le sue pregevoli qualità di cavaliere.

Per queste benemerenze egli è stato insignito di varie onorificenze fra cui quella della commenda della Corona d’Italia.

Tratto da “Puglia d’Oro”


L’edizione originale è disponibile nel volume “Puglia d’Oro” pubblicato dalla Fondazione Carlo Valente onlus con Edizioni Giuseppe Laterza srl, come ristampa dei tre volumi curati negli anni 1935, 1937 e 1939 da Renato Angiolillo.

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