La profezia Maya? Macché La Fondazione più forte di tutto

La Profezia dei Maya? Macché. La Fondazione intitolata a Carlo Valente va oltre come testimonia la serata dello scorso 12 dicembre, ospitata dal Circolo Barion. Come in una sorta di sfida, per fortuna andata a buon fine. Una serata che ha «smascherato», una volta di più, le finalità del nostro gruppo di lavoro. E che ha posto all’evidenza dei presenti le molteplici attività che, ormai da anni, rappresentano il vero punto di forza nella lotta al mal di vivere. Lo sport, ancora lo sport, sempre lo sport. I nostri «ingredienti » non cambiano. Per mille e u motivo. Uno, il più importante, chiama direttamente in causa il nostro amico Carlo. Anche nei giorni più bui il suo feeling con il tennis non ha mai smesso di luccicare.

Per Carlo giocare era tutto. Si nutriva di nozioni e di immagini. Aveva gli idoli e i suoi obiettivi.

Grazie a quelle racchette che, ancora oggi, «colorano» casa Valente la sua vita si è privata di qualche spigolo. Grazie al tennis papà Aurelio, mamma Grazia e la sorella Valeria hanno sperato di potercela fare. Ecco perché lo sport è al centro del nostro progetto.

Il disagio psichico è una brutta «bestia». Ti colpisce quando meno te l’aspetti, spesso ti coglie alle spalle. Per questo bisogna essere pronti a combatterlo. Il movimento, la socializzazione, le piccole «ambizioni » personali.

ono questi i tasti che consentono agli operatori sanitari di cogliere nel segno. Fatti, non parole. Basta un’occhiata al torneo di calcetto «Insieme nel pallone» per capire e scoprire che è tutto vero. O affacciarsi a guardare i corsi di vela. O l’ippoterapia. Oppure le appassionantissime partite a tennis. E la danza, altro strumento assai idoneo. La Fondazione nata per ricordare Carlo opera a tutto campo. Il ricordo che, poi, si trasforma nel desiderio di non restare inermi di fronte a certi problemi.

È questo il motore che ci spinge. Con Aurelio Valente che era e resta la «benzina». Non si ferma un attimo, un uragano di idee e progetti. I risultati della Fondazione hanno la sua «firma» intrisa d’amore. Troppo forte quel dolore, troppo intenso il legame con quel figliolo che il destino gli ha strappato via. La sua famiglia gli dà forza, lo incoraggia, lo assiste. La sua famiglia gli è sempre accanto. Quella famiglia che, da quel tristissimo giorno, è diventata grandissima. Sì, ci siamo anche noi. A volte in silenzio, con qualche pausa, spesso sentendoci non all’altezza di una cosa così grande. Ci siamo anche noi. Con passione. E tanto orgoglio.

articolo scritto da ANTONELLO RAIMONDO inserito nel NUMERO 9 di PSICHE E SPORT – II semestre 2012 (clicca qua

LA SERATA SCARAMANTICA – svoltasi presso il Circolo Barion di Bari, è stata incentrata su una cartolina del secolo scorso dedicata alla data esoterica 12.12.12 e spedita da Dresnder il 12.12.1912, ha previsto un momento iniziale di breve descrizione dei segreti e delle curiosità relative ai numeri e alle date esoteriche a cura del dr. Leonardo Arnese, studioso di Qabbalàh. La serata è proseguita con la cena-buffet propiziatorio basato su 12 tappe gastronomiche curate da Nicola De Bartolo, ristoratore del Circolo, accompagnata da musica in tema e conclusa con un brindisi finale di ringraziamento per lo scampato pericolo. Sentiti ringraziamenti per la buona riuscita dell’iniziativa sono stati rivolti agli sponsor De Bartolo, Vinarius enoteca De Pasquale, Cantina Torrevento e Pescheria del Centro. L’iniziativa, realizzata grazie alla gentile ospitalità offerta del Circolo Barion di Bari (www.canottieribarion.it), ha inteso far conoscere ai soci del Circolo Barion le finalità della Fondazione Carlo Valente Onlus di promozione delle iniziative sportive a favore di giovani in condizioni di disagio mentale.